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Piano transizione 4.0: cosa ci aspetta nel 2022?

Scritto da Redazione | 24/gen/2022

Il Piano Nazionale Transizione 4.0 è stato riconfermato dalla Legge di Bilancio 2022, fino al 2025, ma con importi ridotti: chi ha la possibilità di investire nel 2022 ha ogni convenienza a farlo, mentre le aziende non ancora pronte devono sapere che dal 31/12/2022 ci sarà una riduzione dell’incentivo. L’iniziativa è finanziata dalla Legge di Bilancio collegata al PNRR con oltre 24 miliardi di euro.
Con possibilità, quindi, di cumulo con il PNRR, la misura consentirà alle imprese di pianificare gli investimenti con più certezze a livello di agevolazioni per un periodo di 4 anni.
È prevista, quindi, la proroga al periodo 2023 e successivi (fino al 2025) dei principali crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0:
● il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, sia materiali, sia immateriali;
● il credito d’imposta per investimenti in attività di R&S, Innovazione Tecnologica, Design e ideazione estetica.

Ecco una tabella riassuntiva delle agevolazioni.

Crediti d’imposta

per tipologia

Periodo interessato dall’investimento

Aliquote e investimenti complessivi (per i beni 4.0) o massimali di credito d’imposta (per R&S&I&D)

Beni materiali 4.0

Dal 16/11/20 al 31/12/21

ovvero prenotata entro 31/12/21 vale fino al 30/06/22

– 50% fino 2,5 milioni/euro

– 30% oltre 2,5 fino a 10

– 10% oltre 10 fino a 20

Dal 01/01/22 al 31.12.22

ovvero prenotata entro 31/12/22 vale fino al 30/06/23

– 40% fino a 2,5 milioni/euro

– 20% oltre 2,5 fino a 10

– 10% oltre 10 fino a 20

Dal 01/01/23 al 31/12/25

ovvero prenotata entro 31/12/25 vale fino al 30/06/26

– 20% fino a 2,5 milioni/euro

– 10% oltre 2,5 fino a 10

– 5% oltre 10 fino a 20

Beni immateriali 4.0

Dal 16/11/20 al 31/12/23

ovvero prenotata entro 31/12/23 vale fino al 30/06/24

– 20% fino a 1 milione/euro

Dal 01/01/24 al 31/12/24

ovvero prenotata entro 31/12/24 vale fino al 30/06/25

– 15% fino a 1 milione/euro

Dal 01/01/25 al 31/12/25

ovvero prenotata entro 31/12/25 vale fino al 30/06/26

– 10% fino a 1 milione/euro

R&S

Periodi d’imposta 2021-2022

20% con un massimale di 4 milioni/euro.

Per le strutture produttive nel Mezzogiorno:

– 25% per grande impresa

– 35% per media impresa

– 45% per piccola impresa

Periodi d’imposta dal 2023 al 2031

10% con un massimale di 5 milioni/euro

IT

Periodi d’imposta dal 2021 al 2023

10% con un massimale di 2 milioni/euro

Periodi d’imposta 2024-2025

5% con un massimale di 2 milioni/euro

Design

Periodi d’imposta dal 2021 al 2023

10% con un massimale di 2 milioni/euro

Periodi d’imposta 2024-2025

5% con un massimale di 2 milioni/euro

IT 4.0 e IT green

Periodi d’imposta 2021-2022

15% con un massimale di 2 milioni/euro

Periodo d’imposta 2023

10% con un massimale di 4 milioni/euro

Periodi d’imposta 2024-2025

5% con un massimale di 4 milioni/euro

Come ottenere il credito d’imposta nel 2022?

Per usufruire delle agevolazioni le aziende devono: essere iscritte come attive nel Registro delle Imprese; operare in modo prevalente nell’ambito manifatturiero o nel settore dei servizi diretti alle imprese manifatturiere. In alternativa nel settore turistico o in quello del commercio; aver conseguito dei ricavi pari ad almeno 100.000 euro nell'esercizio dell'ultimo bilancio approvato. Inoltre, vi è un nuovo adempimento: le imprese devono effettuare comunicazione al MISE tramite apposito modello, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa e trasmesso in formato elettronico tramite PEC.

Le agevolazioni sono, quindi, erogate sotto forma di credito d’imposta fruibile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni, ovvero dalla messa in funzione secondo gli estremi del paradigma 4.0 e non dall’acquisto o dall’investimento.

Per i beni materiali 4.0, l’azienda avrà diritto ad un credito d’imposta pari al:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a € 2,5 mln;
  • 20% per la quota compresa tra € 2,5 mln e € 10 mln;
  • 10% per la quota compresa tra € 10 mln e € 20 mln.

 

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